Le allergie sono molteplici, possono dare sintomi di diversa intensità e colpire a tutte le età. Scopri come si sviluppano e cosa fare.

C’è chi starnutisce e lacrima; chi si gratta la pelle; chi si gonfia in aree critiche, come le mucose delle vie respiratorie, di naso e gola; chi va, nei casi peggiori in shock anafilattico fino mettere a repentaglio la vita. E c’è chi non sa più che pesci pigliare. Sono le diverse eventualità “allergiche”: colpiscono circa 1 italiano su 4, reattivo al contatto o per ingestione di agenti irritanti, tra cui pollini, peli di animali, alimenti, farmaci, spore o muffe, sostanze chimiche o ambientali di altra natura,  ad agenti esterni in generale.

 

L’allergia ha varie manifestazioni, ma un’unica causa

Proprio così. Indipendentemente dalla tipologia di reazione e dalla sua intensità, il fenomeno dell’allergia è stimolato da una causa comune: un’anomalia del sistema immunitario che reagisce in maniera abnorme a una sostanza normalmente innocua, avvertita invece come un agente pericoloso per l’organismo, il cosiddetto allergene.

La reazione si attiva a causa della perdita di tolleranza immunologica verso una specifica sostanza, nella maggior parte dei casi di origine proteica, aumentata anche da meccanismi cellulari di ipersensibilità verso l’allergene stesso. Semplificando, si può dire che l’allergia è una risposta sbagliata ed eccessiva del sistema immunitario che può coinvolgere uno o più organi o un sistema, come quello respiratorio, digerente o cutaneo, ma con un meccanismo che alla base interessa l’intero organismo.

 

Allergia, un concetto di inizio secolo

Scientificamente si è cominciato a parlare propriamente di allergia nel 1906, quando Clemens von Pirquet e Béla Schick, due pediatri viennesi, iniziarono a osservare, capire e studiare come e perché il sistema immunitario, anziché difendere l’organismo da agenti esterni, virus e batteri, potesse arrivare ad auto-reagire contro se stesso.

Le allergie sono una condizione piuttosto comune: interessano circa il 25% della popolazione, affetta prevalentemente da problematiche allergiche di tipo respiratorio. Statisticamente si è osservato che queste nell’ultimo decennio hanno subito un costante incremento sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Le stime attestano circa 400-500 milioni di persone nel mondo affette da rinite allergica, di cui il 10-20% con disturbi e sintomatologia non efficacemente controllati, nonostante il supporto e il ricorso a terapie mirate.

 

Il meccanismo allergico

Le allergie sono molteplici, possono interessare diversi apparati, presentare una sintomatologia di diversa gravità e intensità, colpire entrambi i sessi a tutte le età sebbene con qualche caratteristica più specifica. Come ad esempio le dermatiti, più tipiche nei bambini e con carattere spesso transitorio. Anche il rischio di allergie può variare, principalmente per “eredità genetica”, infatti bambini con genitori o fratelli allergici hanno probabilità maggiore di sviluppare anch’essi reazioni allergiche rispetto ai figli di genitori sani.

Tutte le forme allergiche – rinite e asma allergico, allergie alimentari, a farmaci, al veleno d’insetti e da contatto – possono comparire con disturbi e reazioni da lievi e tollerabili a gravi, fino all’asma non controllata, alle gravi dermatiti, alle reazioni anafilattiche.

Il sistema immunitario del soggetto allergico – e questo è il denominatore comune delle allergie – produce degli anticorpi particolari (immunoglobuline E, o IgE) quando avverte la necessità di proteggersi da un determinato allergene. Una volta che lo ha riconosciuto, le IgE si mobilitano e, con la complicità di cellule chiamate basofili e mastociti, cominciano a secernere varie sostanze chimiche tra cui l’istamina, responsabili della reazione allergica nei vari tessuti.

 

Le allergie costano care

Oltre ai costi “diretti” sul fisico, compresivi anche di terapie e qualità di vita compromessa ad esempio da notti insonni e mancanza di respiro in caso di allergie respiratorie, le allergie hanno anche importanti costi indiretti, tra cui la perdita complessiva di milioni di giorni di scuola e di lavoro.

 

Identikit delle allergie

Ogni allergia ha le sue specificità, ovvero sintomi caratterizzanti che la distinguono dalle altre, e specifiche per l’organo o l’apparato interessato:

  • Le allergie respiratorie possono avere una duplice manifestazione. Starnuti, secrezione nasale acquosa, prurito a naso, palato, orecchie, congiuntivite in caso di rinite allergica, oppure tosse e difficoltà respiratorie aggiuntive in caso di asma.
  • L’allergia alimentare può avere tempistiche diverse. Ovvero manifestare sintomi quali prurito al cavo orale o generalizzato, nausea, vomito, diarrea, comparsa di pomfi immediatamente successivi all’ingestione di un alimento incriminato, oppure ritardati anche di un paio di ore. In taluni casi, i più gravi, la reazione può scatenare anche anafilassi e shock anafilattico.
  • Le allergie da contatto, che compaiono cioè a livello della cute, si manifestano di norma con forme di eczema come arrossamento della pelle, bollicine, desquamazione ritardate rispetto al contatto con la sostanza scatenante, fino alla possibile comparsa dopo alcuni giorni anche di croste. Il prurito è una costante dell’allergia da contatto, ovvero è presente indipendentemente dalla manifestazione cutanea. In alcuni casi potrebbe verificarsi una reazione immediata al contatto, con la comparsa di orticaria nel punto specifico, oppure estendersi a distanza in caso ad esempio di uso di guanti in lattice o di gomma.

 

Le azioni terapeutiche

La prima mossa contro le allergie è preventiva: bisognerebbe cioè evitare l’incontro o il contatto con l’allergene, la sostanza responsabile della reazione allergica. Un’azione che, se è abbastanza semplice in caso di alimenti o farmaci noti per generare un effetto avverso, è un po’ più complicata per peli di animai, acari, pollini, spore e muffe sempre presenti nell’aria.

In ogni caso, e soprattutto in quelli più difficili, è possibile agire terapeuticamente con il ricorso a farmaci specifici come antistaminici, cortisonici per uso locale a livello nasale, bronchiale, cutaneo o generale, broncodilatatori in caso di asma e l’adrenalina, il farmaco salvavita nella terapia dell’anafilassi.

L’unica cura attualmente in grado di modificare la risposta immunitaria dell’organismo, è l’AIT – Immunoterapia Allergene Specifica – che consiste nella somministrazione a dosi crescenti della sostanza allergica. Obiettivo della terapia è indurre la desensibilizzazione verso l’allergene specifico, con risultati di efficacia evidenti soprattutto per allergie respiratorie, alimentari, da veleno di insetti, da lattice e nichel.

L’AIT, dunque, riattiva uno stato di tolleranza immunologica innalzando la soglia di risposta – a livello dell’organo coinvolto e dell’intero organismo – nei confronti della sostanza a cui si è allergici.

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